La forma dell’acqua

Orario Proiezioni
Venerdì 18:00-20:15 Sabato 18:00-20:15- Domenica 18:00-20:15
Prezzo biglietto € 3,00 Tessera 2018 € 8,00
Venerdì 16 Sabato 17 Domenica 18 Marzo 2018

REGIA: Guillermo del Toro
ATTORI: Sally Hawkins, Octavia Spencer, Michael Shannon,Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg, David Hewlett, Nigel Bennett, Nick Searcy, Martin Roach, Lauren Lee Smith, Allegra Fulton, John Kapelos, Morgan Kelly,Marvin Kaye, Wendy Lyon
GENERE: Drammatico, Fantasy, Sentimentale
PAESE: USA
DURATA: 123 Min
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox

Ospite lo scorso dicembre del popolare talkshow di Jimmy Kimmel, Guillermo del Toro ha definito The Shape of Water – Leone d’oro a Venezia, due Golden Globe e tredici candidature all’Oscar – «semplice e insensato», e non poteva dire meglio. Semplice come può esserlo un film romantico; insensato (al limite del rischio) per via che, nel caso, l’amore sboccia fra una giovane donna muta e una misteriosa creatura fluviale reminiscente nell’aspetto di Gill-Man, il mostro della Laguna nera.
In effetti, l’horror di Jack Arnold, che tanto colpì la fantasia di Guillermo bambino, è uno dei tanti motivi ispiratori di una pellicola che con naturalezza mescola le note del fantasy e del melò, del dramma e della satira, del musical e della fiaba. Evidente fra tutti il modello di La bella e la bestia, anche se qui il messaggio sulla legittimità del «diverso» e la rivendicazione della bellezza come fatto interiore è radicale: l’essere acquatico non ha bisogno di trasformarsi in uomo per venire amato, la sua natura di spirito delle acque gli conferisce mitologica possanza; e la solitaria sognatrice Sally Hawkins, donna di pulizie nel segretissimo laboratorio governativo dove lui (Doug Jones) è segregato, coglie subito l’essenza del suo fascino arcano.
Siamo nel paranoico clima di guerra fredda dell’America del 1962, l’anno della crisi di Cuba, e il «mostro», prigioniero in un gabbia di vetro, è sottoposto a crudeli esperimenti. Condividendo con lui i suoi spuntini a base di uova sode e facendogli ascoltare il jazz di Benny Goodman e deliziose canzoni d’epoca come You’ll Never Know, Sally trova una strada di comunicazione che sfocia in un sentimento profondo. E grazie all’aiuto di altri outsider – l’amico disegnatore gay represso Richard Jenkins, l’affettuosa e protettiva collega di colore Octavia Spencer, lo scienziato russo idealista (Michael Stulhbarg) – salva la creatura dalla grinfie dell’orco di turno, un violento, machista agente federale (Michael Shannon).
Interpreti incantevoli – a partire dalla straordinaria Hawkins che riesce a ritrovare la poetica espressività del muto; una fotografia giocata su caldi toni che trascolorano nel blu oceano; una nostalgica scenografia vintage; un fluido andamento da musical ben sottolineato dalla musica di Alexander Desplat: tutto sullo schermo si compone con armonia e, sull’idea che la forma dell’acqua è la forma senza confini dell’amore, la favola di Del Toro riempie gli occhi, i sensi e il cuore.

Alessandra Levantesi La Stampa

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