Il VIAGGIO

Orario Proiezioni
Venerdì 18:00-20:15 Sabato 16:00 PROIEZIONE FILM IN ORIGINALE
18:00-20:15-22:30 Domenica 18:00-20:15
Prezzo biglietto € 3,00 Tessera 2017 € 8,00
Venerdì 7 Sabato 8 Domenica 9 Aprile 2017

Un film di Nick Hamm
Con Timothy Spall, Colm Meaney, Toby Stephens, Catherine McCormack, Ian McElhinney
Genere Drammatico
Durata 94 min.
Nazione Gran Bretagna
Distribuzione Officine Ubu

QUANTO la dinamica raccontata nel film di Nick Hamm Il viaggio (The Journey)corrisponda a come le cose sono effettivamente andate in quel giorno di ottobre del 2006 a St. Andrews, Scozia, o quanto invece la libertà narrativa si sia presa la sua parte non lo sappiamo. Ma di certo, fermo restando uno sfondo solidamente documentato e con nomi e cognomi, l’ipotesi è suggestiva e potente.Dopo quattro decenni di confronto sanguinoso tra protestanti lealisti alla corona britannica e cattolici indipendentisti, i capi delle due parti nord irlandesi in conflitto con le rispettive delegazioni al seguito si accingono a trattare l’abbandono definitivo delle armi e l’inizio di una nuova èra di cogestione pacifica del governo di Belfast – come poi effettivamente sarebbe di lì a poco accaduto ricoprendo rispettivamente i ruoli di primo ministro e di vice primo ministro dell’Irlanda del Nord – sotto la mediazione dell’ancora per poco premier di Londra Tony Blair e del suo collega di Dublino, in una piacevole quanto piovosa località scozzese. I due uomini in questione erano il già ottantenne reverendo Ian Paisley, storico e carismatico capo del partito unionista, estremista protestante e irriducibile avversario dei cattolici (si era spinto a definire Giovanni Paolo II l’anticristo), defunto nel 2014, e il molto più giovane Martin McGuinness, ex comandante militare dell’Ira incaricato da Gerry Adams leader del Sinn Féin, partito cattolico repubblicano, a condurre la trattativa e ad occupare il ruolo politico che poi avrebbe occupato. Morto solo pochi giorni fa, il 21 marzo
Il film, sul filo della commedia, ci racconta che la trattativa viene interrotta perché il vecchio Paisley deve assolutamente prendere un aereo che lo conduca a Belfast per partecipare alla festa per i suoi cinquant’anni di matrimonio, e di come McGuinness decida di imporre anche la propria presenza a scopo di controllo. Di come i due compiano insieme il viaggio in auto verso l’aeroporto di Edimburgo, in realtà sotto la strettissima sorveglianza di un agente dell’intelligence travestito da autista a sua volta in permanente contatto con Blair e tutta la compagnia, compreso un vecchio esperto dei “troubles” nordirlandesi che è il regista dell’operazione (John Hurt al suo ultimo ruolo) e su questa deviazione dall’ufficialità conta e scommette molto. E di come le circostanze conducano i due irriducibili nemici a stringere un patto di responsabilità, sapendo che esso deluderà e amareggerà le generazioni che hanno versato il loro sangue, e che smentirà tutto ciò cui entrambi hanno consacrato le proprie vite avendo fatto pagare prezzi altissimi. Ma sapendo o capendo al contempo che è la cosa da fare: il più giovane prima del più vecchio, riluttante e sprezzante ma dotato di abbastanza esperienza e fiuto politico da convincersi. Abbracciando la lezione della commedia cinematografica italiana nell’adottare lo strumento del sorriso, della sdrammatizzazione, dell’ironia e della valorizzazione della debolezza umana per trattare cose gravi e serissime, il film si poggia su attori sublimi. A John Hurt si affiancano nel ruolo del reverendo Paisley Timothy Spall (stupendo in Turner) e l’irlandese Colm Meaney, in realtà più vecchio del collega, in quello del suo compagno di viaggio e di serrati battibecchi.

Paolo D’Agostini La Repubblica

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